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Mia zia è invalida. Vorremo aiutarla, ma senza dover essere delegati ogni volta..

Diventare Amministratore di sostegno

DOMANDA: Buongiorno Avv. ho una domanda da porre: mia zia che vive sola da diversi anni, non è sposata e non ha figli, è ora diventata invalida e ormai incapace di provvedere alle necessità quotidiane. Come unici parenti ci siamo solo io e mia sorella che siamo i suoi nipoti diretti. Come possiamo aiutarla nel modo più rapido senza dover ogni volta essere delegati anche per lo svolgimento delle questioni più banali?

RISPOSTA: Oggi grazie alla legge n. 6 del 9 gennaio 2004, è possibile avvalersi del nuovo istituto dell’Amministratore di Sostegno, una figura creata ad hoc dal nostro legislatore che permette di prendersi cura sia dal punto di vista economico e patrimoniale che dal punto di vista personale, del soggetto che presenta delle disabilità, fisiche o psichiche tali da renderlo inidoneo in tutto o in parte all’espletamento delle funzioni di vita quotidiana. L’Istituto dell’Amministratore di Sostegno si differenzia sostanzialmente sia da quello dell’INTERDIZIONE che comporta la nomina di un TUTORE e che comporta la limitazione completa della capacità di agire e da quello dell’INABILITAZIONE che comporta la nomina di un curatore che si occuperà solo di controllare gli atti di straordinaria amministrazione dell’inabilitato.

Nel caso di persone ormai anziane, che necessitano di un aiuto quotidiano ma che non vogliono essere private totalmente della loro capacità di agire, oggi l’Istituto dell’Amministratore di Sostegno, è un valido mezzo per la tutela dei nostri cari.

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